Codice uova, significato: galline in gabbia o all’aperto?

Riprendiamo volentieri un articolo sulla spiegazione del codice delle uova che scrivemmo nel 2008; uno di quegli argomenti che non passa mai di moda e che, purtroppo, ancora molti non conoscono fino in fondo.

Alcuni commenti giunti sulle nostre pagine sono di natura critica; è giusto che ognuno sia libero di pensarla come vuole e, nel nostro piccolo, possiamo assicurare che tutti potranno sempre contare su di noi per esprimere le proprie idee.

D’altra parte, essendo ancora convinti dell’utilità di tale guida, ne approfittiamo e ve la proponiamo nuovamente. Buona lettura e “buona opinione”.

Le uova sono buone. Le uova fanno bene alla salute. Vi sono mille ricette per cucinare con questo semplice ma essenziale alimento.

Non tutti possono o vogliono farne a meno ma, quando le acquistiamo, sappiamo da dove arrivano? La “nostra” gallina è stata trattata bene? Ha respirato aria pura? Ha mai visto un raggio di sole? Si è nutrita in modo sano, naturale?

Già, perché diverse galline vengono maltrattate, chiuse in gabbie piccolissime senza possibilità di muoversi, di camminare, di vivere.

Ad alcune crescono troppo le unghie (non riuscendo a tagliarsele stando in una scatoletta di ferro) e s’impigliano con la grata della gabbia, rimanendo così incastrate. Altre impazziscono e diventano aggressive (beh.. vorrei ben vedere, ne hanno tutto il diritto!).

Possiamo chiudere questi bunker d’allevamento? No, noi no.. ma il mercato sì!
Come fare, allora? Vediamo subito di spiegarlo.

Come si legge il codice delle uova? Ecco la spiegazione

Per legge le uova devono avere, sia sulla confezione (non sempre) che sul guscio, un codice. Facciamo un esempio.

Codice uova, spiegazione. Come leggere l'etichetta
Significato codice uova, spiegazione

Se sul vostro uovo trovate il seguente codice, ad esempio:

3 IT 001 ZZ 0XX
il primo numero (quello che più c’interessa) indica il tipo di allevamento:

  • 0 – produzione biologica
    (accesso quotidiano all’esterno, spazio di almeno 10 metri quadrati per gallina, nidi, trespoli, lettiere, un massimo di dodici galline per metro quadrato al coperto, mangime biologico)
  • 1 – allevamento all’aperto
    (accesso quotidiano all’aperto, spazio di almeno 2,5 metri quadrati per gallina, nidi, trespoli, lettiere, un massimo di dodici galline per metro quadrato al coperto)
  • 2 – allevamento a terra
    (allevamento a terra senza gabbie ma in capannoni chiusi senza accesso all’esterno, un massimo di dodici galline per metro quadrato, nidi, trespoli, lettiere)
  • 3 – allevamento in gabbia
    (allevamento intensivo in batteria, quattro o cinque galline per gabbia, spazio inferiore ad un foglio di carta A4, assenza di nidi, trespoli e lettiere, impossibilità di soddisfare comportamenti naturali, luce artificiale forzata e taglio del becco per evitare il cannibalismo)

Le altre sigle dell’etichetta:

  • IT – Paese/Stato di produzione delle uova
  • 001 – Comune di allevamento
  • ZZ – Provincia di appartenenza
  • 0XX – Allevamento di deposizione, codice azienda.

Quante conseguenze scaturiscono da un semplice gesto quotidiano. Un codice, un numero, che pochi guardano quando acquistano, può determinare una serie di eventi a catena: il diffondersi o meno del modello d’allevamento più giusto, più sano e più “naturale”.

Il nostro consiglio? Cerare le uova del primo o del secondo tipo. Ecco perché:

  1. È vero, purtroppo il 90 (se non il 99) per cento di supermercati e negozi vende uova di tipologia 3, ossia “made in bunker“. Tuttavia, pian piano, facendolo presente ai gestori sprovvisti, possiamo invogliare i commercianti a fornirsi di altre tipologie.
  2. Sì, è vero, le biologiche (tipologia 0) costano 30, 40, 50 centesimi in più ma.. non spendiamo forse cifre maggiori per altri prodotti superflui?
  3. È più sano e salutare un uovo fatto da una gallina che vive in mezzo alla natura o quello fatto da una gallina che vive al chiuso, schiacciata in mezzo ad altre “sorelle di sventura” e con luce artificiale perenne?

Dopodiché non è forse preferibile pensare a questo povero animale libero, in mezzo al verde, che cammina, corre “felice” e si nutre in modo naturale?

Gallina in gabbia
Gallina, allevamento a terra

Pensateci.

Risorse, fonti ufficiali su allevamento

Qui vi riportiamo alcuni documenti ufficiali, leggi sull’allevamento galline, come il DL del 2003 e le direttive CEE del 1988 e del 1999.

Qui sotto la sezione commenti.

Commenti, opinioni dei cittadini
  • Ivo – Io ho letto sulla confezione “allevate a terra”. E se ne vantano pure. Che fregatura, parlano di allevare a terra come se fosse all’aperto e la gente ci casca pure.. (ovviamente non sto dicendo parole alla gente che non sa, mia madre compresa).
  • Felis – Gli allevamenti in gabbie dovrebbero essere messi fuori legge in un paese civile.
  • Lucas – Le uova da galline allevate a terra sono sicuramente molto meno sane di quelle in batteria (carica batterica) meditate gente, meditate.
  • Per Lucas – ..e su che basi tale affermazione? Possiedi un’azienda di galline in batteria?
  • Ma vai – Ma chi è questo ignorante che assimila “batteria” a carica batterica? Ma sei proprio un ignorante, tu dovresti essere messo in batteria a studiare.
  • Flà – Grazie dell’articolo, ora starò più attenta anche io. Solo uova sane di galline felici!
  • Anonimo – In molti paesi europei già sono fuori legge il tipo 3, in Italia arriverà nel 2015-2020 si spera!!
  • Nita Nasha – Io non bevo latte, non mangio carne ne pesce e compro uova solo direttamente da agricoltori fidati, che fanno scorrazzare le loro galline in giro per le montagne. Le loro galline corrono, respirano il vento fresco, la pioggia il sole, le loro galline vivono. Non comprerò mai più nella mia vita un prodotto che contenga le uova di cui non conosco la provenienza. La vera insanità sono certe persone, che continuano a vivere nella loro ignoranza, sono la vera distruzione della Madre Terra. Vergogna… sono uno spreco di spazio su questo pianeta.
  • Ignorante – Ognuno si batta per le proprie idee, ma tenete presente qualche concetto: 1) La legge sul benessere animale, ha a cuore il benessere delle galline, ma dimentica i diritti dei cuccioli di cane che vengono trasportati prima dello svezzamento perché dopo lo svezzamento non li compra più nessuno. Idem per mucche allevate a Chernobyl ecc. ecc 2) Le galline in gabbia sono sicuramente maltrattate, ma non vengono a contatti né con le proprie feci, né con vermi, né con topi e quindi sono in un ambiente asettico. Viceversa le galline allevate a terra hanno un elevatissimo rischio di contagio da salmonella. 3) Le uova di galline allevate in gabbia costano circa il 30% in più delle uova allevate in gabbie. Poca cosa, circa 30/40 centesimi ogni 6 uova … ma considerate che in Italia molte persone fanno la fila per comprare uova in promozione e Coop ha ridotto del 50% le vendite di uova da quando ha bandito le uova da allevamenti in gabbia dai propri scaffali. In sintesi se non volete le galline allevate in gabbia non Comprate uova e non Mangiate Dolci, ma non sottraete una importante fonte di proteine per gente che ha difficoltà ad arrivare a fine mese e soprattutto dedicate tempo ed energie anche agli altri poveri animali che non hanno diritto al benessere
  • Per Ignorante – Infatti quando si scoprono maltrattamenti ad altri animali, come i cani, vengono chiusi canili, fatte indagini, arriva la televisione e la gente s’indigna. Per le galline il sistema di venti polli per metro quadro è del tutto legale.. quindi gli allevatori possono fare quello che vogliono. La salmonella? Abbiamo vissuto migliaia di anni con uova di galline allevate a terra, all’aperto. Sono solo inutili allarmismi. Preferisci le galline allevate alla luce artificiale, al chiuso tutta la vita con cibi di chissà che composizione? Per arrivare poi a fenomeni come la mucca pazza, l’aviaria ecc.. ? Un recente studio dell’Università Statale della Pennsylvania ha dimostrato che negli allevamenti liberi, gli animali possono produrre uova di qualità migliore con il doppio di vitamina E, più del doppio di acidi grassi Omega-3 e più vitamina A rispetto alle uova provenienti da allevamenti intensivi.
  • Carrarmato – Per Lucas: bravo, controllato e sicuro, questo è il tuo motto. Grazie alle persone come te stiamo vivendo in un mondo Controllato e Sicuro. Galline che vivono in un capannone e non hanno mai visto la luce vera del sole. Questo stiamo diventando. Il bello è che molte persone (quelle come te) neanche se ne rendono conto che esiste un Fuori con il Sole. Dagli anni 60 generazioni Allevate in batteria, istruite dalla tv e dai videogames, contagiate dalla paura che soggioga e mantiene schiavi…. ma nessun problema, dopo che ti hanno fatto paura ti presentano subito la soluzione (rimedio) che è sempre una limitazione della Tua libertà ma che tu accetterai supinamente e ringrazierai, Perché così sarai al Sicuro!! Per fortuna però il mondo non è vostro e la Madre vincerà sempre. Lei è paziente e quando si muove un pochino (giusto per farci sentire che Vive), per noi sono terremoti ed alluvioni. Noi convinti di dominare ogni cosa in terra ed in cielo. Svegliati Lucas che è tempo di farlo. Non sei nato in batteria, siamo usciti tutti da un buco naturale e speriamo di farlo ancora per molto tempo. L’alternativa potrebbe essere una macchina Sterile che produce esseri umani puri e senza malattie, in un mondo privo di batteri, asettico, controllato e finalmente sicuro…come se non si dovesse più morire.
  • Ky – Grazie Carrarmato hai scritto un raggio di sole.. per fortuna esiste gente ancora con un cuore
  • Nicola – “In sintesi se non volete le galline allevate in gabbia Non Comprate uova e non mangiate dolci, ma non sottraete una importante fonte di proteine per gente che ha difficoltà ad arrivare a fine mese e soprattutto dedicate tempo ed energie anche agli altri poveri animali che non hanno diritto al benessere”.
    E chi mi impedisce di comprare uova di galline non allevate in gabbia? Perché se non compro quelle allevate in gabbia non devo comprarne proprio?
  • Lotzen – Si, però non dici niente circa la alimentazione delle galline, se è OGM o meno. Nell’allevamento all’aperto danno OGM ? L’alimentazione è altrettanto importante che il “comfort” in cui stanno le galline..
  • Per Lotzen – Gli allevamenti con codice 0 sono biologici; i mangimi sono privi di additivi chimici, OGM o farine di pesce.
  • Prendo Atto – Quante storie sulla carica batterica! Manco vivessimo in India.. il rischio che un uovo sia contaminato solo perché la gallina vive razzolando felicemente nel terreno è di gran lunga minore di quello di fare un incidente mortale mentre si va al super a comprare l’uovo asettico di galline allevate in gabbie disumane, ha ha ha ha ve lo dice una biologa che ha mangiato per decine di anni uova di galline nate e cresciute sull’aia – Vabbeh ormai vivo da tempo a Saronno e le compro al super, ma ora che lo so comprerò solo quelle da allevamenti all’aperto
  • Anonimo – Chapeau ai commenti in difesa di questi poveri animali. Io da un bel po’ compravo solo uova di galline allevate a terra, pensando che le facessero stare all’aperto.. ed invece non è sufficiente. Urge passare quantomeno al codice “1”. Come tutti i prodotti “di nicchia”, i prezzi lievitano, ma se gradualmente continueremo a porre più attenzione a ciò che mangiamo, saranno costretti, nelle alte sfere, ad adottare provvedimenti seri verso chi specula vergognosamente con allevamenti intensivi e tutte le altre porcherie che arrivano silenziosamente sulle nostre tavole. E, a lungo andare, probabilmente anche i prezzi diventeranno più accessibili.

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