Festa della Donna, origini e vera storia dell’8 marzo

L’8 marzo rappresenta probabilmente una delle feste più conosciute e una delle date più ricordate dalla gente. Un po’ per l’aspetto goliardico, in quanto numerose esponenti del “gentil sesso” si riuniscono ed organizzano una serata diversa dalle altre, tra amiche, evitando la presenza dei maschietti (dopotutto è la festa della donna). Si ha così l’impressione, per le strade, nei locali, ai ristoranti, che vi sia un’invasione, pacifica, di donne (ovviamente ci si riferisce ai periodi pre-Covid-19).

Un po’, però, anche per una motivazione ben più importante e, nonostante sia l’anno 2022, ancora di attualità. Ossia il non pieno rispetto dei diritti e delle parità di genere, con conseguenze sociali, lavorative e, purtroppo, di cronaca.

Infatti, la Giornata Internazionale della Donna, dovrebbe trascorrere più nella riflessione e nel dialogo costruttivo, con iniziative mirate alla sensibilizzazione pubblica, piuttosto che con una birra al pub o uno spettacolo notturno per adulti.

Dovrebbe mantenere vive la memoria storica sulle battaglie vinte a livello sociale, politico ed economico dalle donne, da una parte, e la lotta contro la discriminazione, l’abuso, dall’altra.

Non è sempre così. Ai tempi nostri, questa data ha perso molto del suo vero significato, trasformandosi in una ricorrenza dai caratteri prettamente commerciali.

Storia della Festa della Donna (origini)

Migliaia di operaie newyorkesi, il 22 novembre 1908, misero in atto una grande protesta per rivendicare i propri diritti, che durò circa tre mesi. In seguito, il 27 febbraio, fu celebrato il “Woman’s day”.

La protesta indusse le delegate socialiste americane a proporre, durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste (Copenaghen, 26-27 agosto 1910), di fissare una data comune che ricordasse a tutto il mondo l’importanza nella tutela dei diritti delle donne.

Sagoma di donna, violenza, paura

Da allora, negli USA, la giornata delle donne venne celebrata l’ultima domenica del mese di febbraio.

In Europa, invece, si “festeggiò” il 19 marzo 1911, sembra per ricordare il 19 marzo del 1848, quando il sovrano della Prussia promise, per timore delle conseguenze di una rivolta popolare, di concedere il diritto di voto alle donne.

Tuttavia non vi fu molto seguito a tale proclamazione, poiché negli anni a venire, ogni Paese festeggiò a modo proprio: Russia (3 marzo), Germania (8 marzo), Francia (9 marzo).

Solo dopo la Prima Guerra mondiale si venne ad un accordo. L’8 marzo 1917, a San Pietroburgo, un “esercito popolare” guidato da donne portò in piazza un’imponente manifestazione per far terminare la guerra.
La famosa “Rivoluzione russa di febbraio” (in quanto l’8 marzo corrispondeva al 23 febbraio del calendario giuliano), quindi, determinò la scelta definitiva per la Giornata internazionale dell’operaia, l’8 marzo.

In Italia la celebrazione per la Festa della Donna arrivò qualche anno dopo, nel 1922, per volontà del Partito comunista d’Italia.

Leggende metropolitane (bufala sulla Festa della Donna)

A partite dagli anni ’50 saltarono fuori dal nulla alcune ricostruzioni storiche che oggi potremmo definire “bufale”. La Festa della Donna veniva associata ad un terribile incendio in una fabbrica americana, dove persero la vita centinaia di donne (viene solitamente presentato come rogo alla Cotton di New York, risalente all’8 marzo 1908). L’unico incidente simile e certificato, dove morirono uomini e giovani donne (tra le quali molte italiane), fu quello del 25 marzo 1911. E questo tragico evento viene ricordato dalla Festa della Donna, insieme ad altri, ma non c’entra con l’origine della giornata commemorativa.

Già 50/60 anni fa numerose femministe cercarono di spiegare la falsità della notizia secondo cui la nascita della Festa della Donna fosse collegata all’incendio Cotton, ma fu -e ancora oggi è- inutile. I mass media continuano a diffondere questa storiella probabilmente perché “vende” di più rispetto alla reale vicenda.

Questo articolo si ispira ai contenuti presenti su Wikipedia, alla voce “Giornata Internazionale della Donna
(it.wikipedia.org/wiki/Giornata_Internazionale_della_Donna).

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Perché la mimosa per la Festa della Donna?

Quando tutta l’Italia festeggiò, diciamo ufficialmente, la Festa della Donna (8 marzo 1946) si scelse come fiore la mimosa, perché la sua fioritura avviene nei primi giorni di marzo. L’iniziativa partì dall’allora parlamentare Teresa Mattei.

Nel tempo si è anche diffusa l’usanza di preparare e gustare la “torta mimosa”, dall’inconfondibile colore giallo.

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