Pagina aggiornata il 30 Marzo, 2021
Sciopero, manifestazione autonoma di disoccupati, precari, pensionati, lavoratori di ogni settore, madri e padri.
E’ difficile capire esattamente cosa accadrà il 9 dicembre 2013. Numerosi cittadini parlano con timore di lunedì: “Rimarremo senza viveri?“, “Ma voi siete aperti?“, “I negozi chiudono tutti?“, “Quale sindacato ha organizzato lo sciopero?“.
Molta confusione, ed è plausibile visto che la protesta si presenta senza un “vessillo”, una “bandiera”. Non vi è un’associazione, un sindacato, un partito, dietro alla manifestazione che interesserà Torino dopodomani.
Le uniche informazioni sembrano provenire da una pagina Facebook, dove un lettore ha subito chiarito il suo desiderio:
“Mi auguro di non trovarmi a fianco gente violenta, falci e martelli, svastiche, no tav, sindacati…solo gente senza bandiere!“
Frase alla quale gli amministratori dell’evento creato sul noto social network hanno subito risposto:
“Non ci sarà nulla di tutto quello che hai scritto.. SOLO LIBERI CITTADINI“.
Un altro cittadino scrive:
“Qui i sindacati non centrano… Questi sono italiani, gente che non arriva a fine mese grazie anche ai sindacati“
Bene, forse ora ne sappiamo un pochino di più, ma veniamo alle indicazioni comunicate in questa pagina Facebook.
In copertina un avviso:
“Visto che gli organi d’informazione non lo fanno, vi informiamo che a partire dal 9 dicembre 2013 (AD OLTRANZA), i VERI ITALIANI, i disoccupati, i precari, i pensionati, i lavoratori di ogni settore, le madri e i padri, SI FERMANO per cacciare i criminali che stanno al potere“
(continua…. vedi poi sotto in “Risorse”)
Leggendo un po’ sembra si tratti di totale autogestione. Si richiede ai cittadini una “lista dei materiali necessari per i presidi“, come ad esempio gazebo, tende, elettro-generatori, fornelli per bombole a gas, pentoloni, barili per fare fuoco (250 litri), legna…. piatti-bicchieri-posate, furgoni-camper.
Il programma prevede il ritrovo in piazza Derna (primo presidio) e in piazza Pitagora (secondo presidio) alle 5.30. In piazza Castello alle 9.
“Autotrasportatori, agricoltori – si legge su un avviso-, bloccheranno altri siti autostradali. I taxi di Torino saranno fermi e bloccheranno il centro“.
Poi si spiegano alcune iniziative come il volantinaggio ai semafori e si chiarisce che non verrà bloccato tutto ma solo rallentato, giorno dopo giorno, per creare disagio, per far arrivare il messaggio ai “piani alti”.
Infine un invito:
“Venite con un tricolore addosso cosi siamo identificabili“
Insomma, pare proprio l’inventario di chi fa sul serio e che non progetta una veloce protesta.
Dal web sembrano arrivare conferme della manifestazione, nonostante, ad esempio, il blocco degli autotrasportatori programmato dal 9 al 12 dicembre sia stato revocato.
Altre voci parlano di finti poliziotti in borghese che hanno richiesto ai negozianti di tenere chiusi i negozi lunedì. L’allarme viene dato dall’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Torino che scrive:
“Un fantomatico “Coordinamento nazionale per la rivoluzione”attraverso Facebook 09.12.13 ha indetto per lunedì prossimo una manifestazione di protesta in tutta Italia rivolgendosi in modo particolare agli ambulanti, ai negozianti, agli autotrasportatori e ad altre categorie «invitando il popolo italiano alla ribellione».“
“Dietro a questi “rivoluzionari”, come risulta da Facebook, ci sono “i forconi” che già avevano fatto parlare di sé in Sicilia e altre sigle consimili.“
“L’Anpi denuncia alle autorità competenti questo stato di cose e invita tutti gli antifascisti e i democratici a respingere con fermezza le iniziative illegali messe in atto da questi provocatori“