Pagina aggiornata il 7 Novembre, 2024
Con l’avvicinarsi della nuova scadenza, riproponiamo un nostro articolo di qualche tempo fa, relativo all’installazione obbligatoria delle termovalvole, che interessa i cittadini di Torino e di tutto il Piemonte.
L’Italia è questa. Non siamo in grado di gestire al meglio le pratiche che in altri stati sono all’ordine del giorno. La storia delle termovalvole ne è un chiaro esempio.
Una disposizione del 2009 (la Regione aveva divulgato un dossier dal titolo “Uniamo le energie – Il Piemonte lancia la sfida: diventare il motore ecologico d’Italia”), progettata già dal 2007, con prima scadenza nel 2012.
Posticipata poi nel 2014 perché i cittadini non erano stati avvertiti per tempo e non erano in grado di provvedere con l’installazione entro i termini stabiliti, e in seguito, dopo altri due anni, siamo tornati al punto di partenza: i cittadini non sapevano che le termovalvole dovevano essere obbligatorie, con scadenza al 1° settembre 2014.
Ad un mese dal termine è saltata fuori anche la storia che non ci sono soldi per provvedere alla regolarizzazione, quando, attraverso una pianificazione a lungo termine (quattro anni), si sarebbero potuti reperire i fondi necessari per l’intervento tecnico sui termosifoni.
Si è dunque tornati al solito letargo, che però sta per concludersi: la scadenza che è stata fissata, infatti, è il 31 dicembre 2016.
- Aggiornamento: dal Decreto Milleproroghe il nuovo termine è slittato di sei mesi, nuova scadenza: 30 giugno 2017, ma a discrezione della Regione. Abbiamo chiesto e dal Piemonte è giunta questa risposta:
“Anche in Piemonte il termine di adeguamento fissato in un primo tempo al 31 dicembre 2016 si ritiene prorogato al 30 giugno 2017 così come stabilito dal comma 10 dell’articolo 6 del decreto legge n. 244 del 30 dicembre 2016 (cosiddetto decreto “milleproroghe”)“.
Accadrà di nuovo? Pochi giorni prima della scadenza ci si accorgerà che non tutti saranno in grado di mettere le termovalvole? Non sarebbe una sorpresa (2017: …e alla fine, così è accaduto, con il rischio di sanzioni da parte dell’Unione Europea).
Un brutto esempio e una cattiva gestione del piano regionale.
Primo perché così i cittadini si abituano all’idea che non serve mettersi in regola, poiché prima o poi qualcuno posticiperà le date utili. Poi perché i cittadini onesti, che hanno provveduto con sacrifici a installare le nuove termovalvole (o valvole termostatiche), ora si chiedono quanto possa essere conveniente seguire le regole, se poi vengono avvantaggiati sempre coloro che non le rispettano.
Secondo, per quanto riguarda la cattiva gestione, la Regione Piemonte avrebbe potuto pensare a diverse iniziative per raggiungere l’obiettivo del provvedimento. Ad esempio, magari, informare maggiormente i piemontesi e, magari, fin da subito, dai primi mesi del 2010, 2011, 2013….
Poi avrebbe potuto creare un sistema di incentivi, per agevolare l’installazione delle termovalvole, con sconti, detrazioni, ecc…
Inoltre, i vari amministratori di condominio avrebbero potuto programmare una raccolta dei fondi necessari, facendo pagare gli inquilini un tot al mese; vale a dire, in media, meno di 50 euro mensili, invece di presentare una corposa fattura all’ultimo momento.
Se l’Italia si trova nella situazione attuale non è un caso, non è per colpa dell’Europa, della Germania. Siamo noi che non gestiamo bene la “Res publica”. Il non seguire le regole, il trovare sempre la scorciatoia, un modo alternativo più facile e veloce per evitare di compiere il dovere, è nel nostro DNA.
Concludendo, chi non avesse ancora installato le termovalvole lo potrà fare entro la fine dell’anno (2016). Chi le ha già montate, almeno, si è tolto il pensiero…
Informazioni
Regione Piemonte, via Principe Amedeo 17 a Torino
telefono: 011.4321420
email risanamento.atmosferico@regione.piemonte.it
pagina relativa: www.regione.piemonte.it/ambiente/aria
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Commenti, opinioni dei lettori (giunti via email)
- G. Remo
Vivo in una zona servita dal teleriscaldamento dove certamente non inquina, e non vi è consumo eccessivo in quanto non vi è la caldaia ma il calore mandato dal teleriscaldamento il quale gestisce il sevizio. In zona molti condomini hanno provveduto alle valvole già da 2 anni, e l’esito è stato molto deludente. Lamentano più freddo, e nessuna differenza nella spesa finale, oltre a contenzioso nella distribuzione delle spese a consuntivo. Io ritengo che dove il servizio di teleriscaldamento esiste di esonerare i condomini a una spesa inutile, visto che hanno già speso parecchio per l’allacciamento al teleriscaldamento. Credo che il Comune di Torino che (applicando una famigerata legge europea) pretende le valvole termostatiche sui termosifoni per la fine del 2016, debba prima pensare di metterli su tutti i radiatori dei suoi uffici, su tutte le scuole, ospedali, musei, e i tanti servizi pubblici regionali e statali. Dopo aver fatto questo può pretendere che anche il privato si adegui. - Paolo
Buongiorno, la presente per dare il mio voto contrario alla ennesima proroga della installazione delle termovalvole nei condomini del Piemonte. Siccome dove abito se non sono obbligati non la fanno ci rimetterò il 50% degli incentivi statali e il risparmio energetico di due inverni. Grazie dell’attenzione, un cittadino di Alessandria.