Pagina aggiornata il 9 Dicembre, 2024
Come molti sapranno, a partire dal 1° gennaio 2015, è stato creato un nuovo sistema organizzativo per quanto concerne le province d’Italia. La novità più importante riguarda l’istituzione di alcune Città Metropolitane, decisa per quei capoluoghi che possono vantare un elevato numero di abitanti. Come quarta località più popolosa a livello nazionale, dopo Roma, Milano e Napoli, troviamo la nostra Torino. Me cosa cambia in pratica?
La prima vera modifica è che non ci sarà più la Provincia, come istituzione locale. Ad essa subentra la Città di Torino, che diventa appunto “Metropolitana“, un capoluogo allargato, che si occupa di tutti quei Comuni un tempo gestiti dagli organi provinciali.
Torino deciderà il Piano Strategico che interesserà l’intero territorio, da Bardonecchia a Chivasso, da Ivrea a Carmagnola. Sarà responsabile del coordinamento dei servizi pubblici, la rete delle infrastrutture, dei trasporti, nonché della pianificazione riguardante lo sviluppo economico e sociale dell’area.
Nel suo importante compito, ovviamente, sarà supportata dai vari Comuni torinesi, le cui funzioni rimangono attive come prima.
Per quanto riguarda il ruolo del precedente Presidente della Provincia, questo viene preso dal Sindaco di Torino. Nel 2015, ad esempio, Piero Fassino ha preso il posto di Antonio Saitta. Il primo Consiglio Metropolitano è stato eletto domenica 12 ottobre 2014, con il voto dei vari sindaci e consiglieri comunali.
Il territorio è stato suddiviso in quattro zone, per quanto riguarda i dintorni del capoluogo piemontese:
- Torino città (869.312 abitanti)
- Area metropolitana Torino Sud (18 Comuni, 264.124 abitanti)
- A. m. Torino ovest (11 Comuni, 225.202 abitanti)
- A. m. Torino Nord (7 Comuni, 133.869 abitanti)
e in altre zone periferiche. Qui sotto potete visionare il quadro completo:
Come si può notare dai dati, la popolazione totale è di circa 2 milioni e 243 mila abitanti.
La distinzione delle varie aree di competenza si può meglio comprendere osservando questa mappa:
Questa radicale trasformazione ha comportato anche la realizzazione di un nuovo sito internet ufficiale (www.cittametropolitana.torino.it) che ha preso il posto del vecchio (provincia.torino.gov.it), utilizzato per la Provincia. Nel portale potrete trovare le notizie, le informazioni, che riguardano la Città Metropolitana torinese.
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Seguono articoli del passato, sul tema
Torino, futura città metropolitana. Saitta: piena sintonia
25 / 09 / 2012 – “Piena sintonia con la presidente dell’Unione Industriale di Torino Licia Mattioli sul tema della futura città metropolitana che potrà rappresentare davvero il polo manifatturiero dell’Italia, il centro della manifattura intelligente“.
Lo dice il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta che (ieri mattina, ndr) durante i lavori dell’assemblea annuale di via Fanti ha avuto modo di sottolineare “la grande scommessa che Torino e l’intero territorio provinciale giocano nella trasformazione istituzionale in atto.
“Alle istituzioni spetta il compito di attuare al meglio quelle politiche di area vasta che daranno valore aggiunto sia in termini di sviluppo economico che di servizi ai cittadini“.
Torino vuole diventare Città Metropolitana
20 / 03 / 2012 – Il Consiglio comunale ha approvato con 22 voti favorevoli e due astensioni, una mozione presentata da Silvio Viale che impegna il Sindaco e la Giunta “ad attuare, nel più breve tempo possibile, tutti i passi formali possibili previsti dalla legislazione per giungere alla costituzione della Città Metropolitana di Torino, che rappresenta, a livello locale, uno degli strumenti più efficaci da attuare in termini di riorganizzazione e razionalizzazione della gestione e del Governo del territorio“.
A tal fine l’atto prevede un tavolo con Regione Piemonte, Provincia di Torino e tutti i Comuni confinanti con gli attuali limiti comunali della Città di Torino e di Comuni non confinanti, ma che “comunque sono evidentemente strettamente integrati all’area urbana torinese“.
Motivo dell’iniziativa è “riorganizzare tutti i servizi su area vasta, per incidere sulla spesa, ottimizzare l’efficienza e ridurre l’incidenza sul territorio delle società partecipate, delegate alla fornitura dei servizi suddetti, con accorpamenti che avrebbero l’effetto immediato di ridurre l’influenza deleteria del sottopotere politico e clientelare“.
Successivamente a tale proposta, spiega la mozione approvata: “si svolge un referendum confermativo indetto tra tutti i cittadini della Provincia interessata, previo parere della Regione. Dopo il referendum, l’istituzione della Città metropolitana è rimessa a decreti legislativi del Governo, che detteranno una disciplina di carattere provvisorio. I decreti istituiranno il Consiglio provvisorio della Città metropolitana, composto dai sindaci dei comuni e dal presidente della Provincia, e l’individuazione quali funzioni fondamentali della Città metropolitana, della pianificazione del territorio e delle rete infrastrutturali; del coordinamento della gestione dei servizi pubblici; della promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale… Il Governo è delegato ad adottare entro 36 mesi dalla data di entrata in vigore della legge (entro il 21 maggio 2012) un decreto legislativo per l’istituzione delle città metropolitane“.
Sul ruolo attuale delle Province, la mozione afferma che “le Province attuali appaiono sempre più come un retaggio risorgimentale superato, le cui competenze, in assenza di un radicale riordino e accorpamento, possono essere pienamente assunte dalle Regioni, dai Consorzi di Comuni e dalle Città metropolitane“.
La Città metropolitana è stata per la prima volta individuata dalle legge n. 142 dell’8 giugno 1990 sul nuovo ordinamento degli Enti Locali, ma ad oggi non è mai stata istituita.
Commenti, opinioni dei Lettori
- Anonimo – Senza dualismi tra aree metropolitane e non, basterebbe che i nuovi consigli provinciali fossero composti da tutti i Sindaci, che sono eletti dal popolo e già stipendiati.