Ieri sera il secondo importante e storico discorso del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Come molti avranno capito si sta facendo un ulteriore passo in avanti nella lotta al Covid19, il nuovo Coronavirus, sacrificando un po’ della nostra quotidianità.
Viene bloccato anche il settore commerciale, la vendita al dettaglio, tenendo aperte tutte quelle attività che prevedono la vendita di beni di prima necessità, dagli alimentari ai prodotti sanitari.
Chiudono negozi, pub, bar, ristoranti. Si possono fare solo consegne a domicilio. Chiudono parrucchieri, centri estetici.
Rimangono aperti i servizi pubblici essenziali come i trasporti. Attività produttive e professionali devono adottare gli opportuni protocolli di sicurezza; garantiti i servizi bancari, assicurativi, postali. Garantita l’attività del settore agricolo, zootecnico, produzione agroalimentare.
Apertura per edicole, tabaccai e distributori di carburante.
Si deve cercare di incentivare ferie anticipate, permessi, il lavoro “agile” (o smart working).
Evitare l’assalto ai supermercati. I prodotti alimentari non si esauriranno, la produzione e il trasporto delle merci essenziali continuano regolarmente.
La regola più importante rimane la stessa: limitare i contatti.
I risultati si potranno vedere nell’arco di due settimane.
Conte assicura che non vi saranno subito altre misure, si spera che con le attuali si possano vedere dei miglioramenti nei prossimi quindici giorni.
Ecco l’elenco delle attività garantite, non fermate dal decreto
Queste direttive sono valide dal 12 al 25 marzo 2020.
Risorse
- Discorso completo e video della conferenza stampa di Conte
- Testo completo del decreto governativo 11 marzo 2020
- Ordinanza: Parcheggi gratuiti e ZTL sospesa a Torino
- Aggiornamento casi positivi Coronavirus in Piemonte