Pagina aggiornata il 6 Maggio, 2024
Con l’arrivo del 5 maggio pubblichiamo, come ogni anno, la celebre poesia di Alessandro Manzoni. Lo scrittore italiano realizzò i famosi versi in seguito alla notizia della morte di Napoleone, avvenuta appunto il 5 maggio del 1821. Esatto! Duecento anni fa.
Manzoni non si era mai preoccupato molto delle vicende legate al famoso condottiero corso. Tuttavia, una volta scomparso, sentì il desiderio di raccontarne le gesta, dal successo al declino, senza esaltarlo o criticarlo. Fu scritta in soli tre giorni, grazie ad una forte spinta emotiva, tra il 17 e il 19 luglio dello stesso anno.
Qui sotto trovate il famoso testo (completo), mentre in fondo segnaliamo una pagina dove leggere la spiegazione di questi versi.
Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
Ecco il testo integrale:
Poesia scritta nel 1821 e dedicata a Napoleone.
Alessandro Manzoni (Milano, 7 marzo 1785 – Milano, 22 maggio 1873)
- Testo e spiegazione: Il Cinque Maggio di Alessandro Manzoni.
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- Fatti storici ed eventi del 5 maggio.
- Beppe – E’ la poesia che mi ricorda gli anni di studio e che mi è sempre piaciuta. Erano tempi molto diversi gli anni 60. Oggi solo più casini in politica masse di popoli che si spostano e fuggono per fame e disperazione, morte, da parte di masse di pazzie che non raggiungeranno mai uno scopo, cibi avvelenati, atmosfera inquinata al massimo, continui furti di milioni, come fossero sostanze che si mangiano. Dove ti giri e punti il dito più nulla di logico…
- Manzoni – Alessandro Manzoni aveva una vita molto interessante secondo me. Colui scrisse anche il famosissimo Romanzo de “I Promessi Sposi” ma anche la stesura del “Il Cinque Maggio” è famosa. Vi chiedo di far capire al pubblico cosa significano quelle intense frasi. Quindi di aggiungere una prosa. Grazie.
- Sabrina – E’ bellissima io ancora non l’ho imparata a scuola ma me la imparo da sola.
- Anna – Che bella poesia! Fa piacere pensare che Napoleone sia morto nella Fede.
- Elena – E’ vero: è molto bella, piena di significato e commovente. Ma penso sia troppo lunga. 😉
- Nuccia – L’avevo imparata a memoria alle medie, tanti anni fa, ora la ricordo a tratti, ma rileggendola mi evoca tante emozioni, oggi, 5 maggio ho sentito il desiderio di ripeterla. Ora so che l’insegnante di allora fece bene a farcela studiare a memoria! Forse oggi non si usa più. Peccato! Sono ricordi e un po’ del sapere che dura tutta la vita.
Sabrina, senza offesa, perdonami, ma prima della poesia del Manzoni, dovresti ripassare un “cicinin” di grammatica italiana.
Con simpatia!!