Pagina aggiornata il 26 Gennaio, 2021
Torino è stata nuovamente invasa da tantissimi pellegrini. Dal comunicato finale di Monsignor Nosiglia apprendiamo che oltre due milioni di visitatori hanno sostato davanti alla Sindone, un numero in linea con le passate ostensioni (leggi la sua storia, trovi il collegamento in basso).
L’evento religioso, che ha comunque attratto anche il popolo laico, è iniziato lo scorso 19 aprile e si è concluso l’altro ieri, 24 giugno, per un totale di 67 giorni.
Importante momento quello relativo alla visita di Papa Francesco, domenica 21 giugno, al cospetto del prezioso telo esposto all’interno del Duomo, così come aveva fatto Papa Benedetto XVI durante l’ultima ostensione, nel 2010.
Bergoglio è rimasto particolarmente colpito dall’organizzazione del capoluogo piemontese e, soprattutto, dall’affetto dei torinesi (e non solo) presenti alla messa in piazza Vittorio o negli altri luoghi inclusi nel programma, preparato per il soggiorno del pontefice (21 e 22 giugno).
Numerose anche le autorità, italiane e straniere, che hanno contemplato, nell’arco di questi due mesi, l’enigmatica figura custodita nella teca di vetro.
Il Papa, inoltre, ha chiesto all’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, di utilizzare le donazioni ottenute durante l’ostensione (circa un milione di euro) a favore “degli ultimi”.
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La Sindone. Una reliquia, che emoziona e che suscita polemiche circa la sua origine, ma che alla fine ben rappresenta l’immagine della sofferenza dell’uomo, chiunque esso sia, nella storia e nel mondo.