Pagina aggiornata il 13 Aprile, 2021
Recensione. Capitolo numero venti del settimanale appuntamento con la lettura da noi consigliata, attraverso la rubrica “Eco del Libro“.
Fin dalle prime pagine, di Con il sari rosa, si ha la sensazione di leggere una grande storia d’amore! Un amore verso la propria terra, l’India, le donne e la sua meravigliosa e vincente idea di emancipazione e riscatto.
Sampat Pal è infatti una donna straordinaria, fondatrice in India della Gulabi gang (non pensate ad una traduzione negativa del termine), una organizzazione che oggi conta 140 mila donne, il cui segno di distinzione è quello di indossare un sari rosa e il loro scopo conquistare i diritti con le semplici armi della ragione e del rispetto delle leggi, presenti in India ma che poteri più o meno occulti, caste e amministratori burocratici corrotti celano e non rispettano.
Un movimento non violento contro la violenza, quella subita dalle loro coetanee. Sampat Pal, con la collaborazione di Anne Berthod, ha così scritto la sua storia, la storia di come è nata questa organizzazione.
Un libro che inizia con Sampat Pal bambina; oggi è una donna di mezza età, minuta ma con ideali precisi e concreti. La sua vita è un susseguirsi di atti che determinano in lei una robusta presa di coscienza contro gli abusi che subisce. Il suo desiderio di andare a scuola con gli altri ragazzi, lei che vive nell’Uttar Pradesh e lavora nelle risaie, la porta prima ad andare a scuola di nascosto dalla famiglia, poi ad istruirsi ad ogni costo e a vedere nell’istruzione il punto di partenza per opporsi allo sfruttamento.
La sua esperienza di sposa appena dodicenne con la sofferenza nel rapporto sessuale la porterà ad organizzare gruppi di self-help. La determinazione con cui organizza la sua vita in famiglia, anche in accordo con il marito, e soprattutto il lavoro è un’altra linea d’impegno.
Nel 2003 la più importante iniziativa, quella di costituire il primo gruppo ufficiale per la promozione delle donne delle tribù nell’industria agricola, una sorta di O.N.G., un esempio da riprendere anche nella nostra opulenta società.
Quando si chiude questo libro si ha la certezza che nel cosiddetto Terzo Mondo vi sono uomini e donne che chiedono il rispetto dei loro diritti ma lo fanno con le facce sporche e le coscienze pulite e insegnano anche a noi, del “civile” Primo Mondo, a cambiare rotta e a pensare che un mondo diverso è possibile! Grazie Sampat Pal!
(Dario De Vecchis)
Rubrica: Eco del Libro
Con il sari rosa di Sampat Pal (Piemme 2010)
Pagine: 264
Prezzo: 16 euro