Grattacielo Intesa Sanpaolo,Torino. Breve storia e foto

Pagina aggiornata il 20 Settembre, 2024

Breve storia del grattacielo e foto dei lavori in corso

Inizialmente, nel 2007, si parlava di un grattacielo alto 200 metri. Il progetto di Intesa Sanpaolo (istituto bancario nato nel 2006 dalla fusione tra le due banche), fece molto discutere nel capoluogo piemontese: Torino ha il suo simbolo, la Mole antonelliana, che svetta nello skyline cittadino; un monumento che si scorge da lontano, come un fiore in mezzo ad un prato inglese.

La nuova struttura avrebbe messo in ombra quella storica, nata nel 1863, inizialmente come sinagoga e a lungo rimasta come l’edificio in muratura più alto d’Europa.

Aggiornamento: Grattacielo finito, inaugurazione pubblica. Orari bar e ristorante.

La città piemontese non è mai stata attratta dai palazzi alti. Il monolite, voluto da Salza per rassicurare i torinesi perplessi su un’eventuale invasione lombarda nel gruppo bancario Intesa, avrebbe oscurato l’opera di Antonelli e cambiato notevolmente il quadro panoramico della zona.

Il progetto verticale, dell’architetto Renzo Piano, sembrava dover essere oggetto di un referendum, per dar voce ai cittadini.

Poi, fu deciso di rivedere l’altezza del grattacielo e la soluzione venne subito a galla: la torre, con sede all’incrocio tra corso Inghilterra e corso Vittorio Emanuele, sarebbe stata alta 166,66 metri, cioè 34 centimetri in meno della Mole Antonelliana.
Lo storico primato nello skyline fu quindi salvato.

Nel dicembre del 2009 il Consiglio comunale approvò con 28 voti favorevoli la delibera relativa al piano esecutivo per la realizzazione del Centro direzionale Intesa Sanpaolo (nella foto qui sotto, la situazione al 23 novembre 2013; in basso si può notare il grattacielo sede della Provincia di Torino e la nuova Stazione Porta Susa).
Tra i vincoli imposti, quello di utilizzare la struttura come sede degli uffici bancari per 5 anni, anziché i 10 anni proposti in precedenza.

Grattacielo Intesa Sanpaolo in costruzione. In primo piano la stazione Porta Susa, Torino.
Grattacielo Intesa Sanpaolo in costruzione, Torino

Attività terziarie su una superficie da 45 a 48 mila mq. Servizi alle persone o alle imprese da 2 a 5 mila mq. In cima, agli ultimi piani, via libera per un ristorante, una pinacoteca e una terrazza panoramica. Parcheggio pubblico di 8800 mq (ingresso da via Nino Bixio) e realizzazione di un giardino pubblico.

Oggi, come molti torinesi hanno potuto notare, i lavori sono quasi giunti al termine e la torre è visibile da diversi punti della città.

Il grattacielo non è, quindi, ancora finito ma Google, nelle sue mappe a 3D, lo mostra già terminato, proiettando l’utente nel futuro, in una Torino con il suo primo, grande, grattacielo.

PER VEDERE IL GRATTACIELO IN 3D
Vai alla pagina che indichiamo qui sotto e, seguendo la guida contenuta nello stesso articolo, muoviti cercando l’incrocio tra corso Inghilterra e corso Vittorio Emanuele.
Dal punto di partenza (piazza Carlo Felice) puoi scorgere la torre utilizzando la funzione di rotazione della vista, girando verso sinistra. Ecco qui: Torino in 3D sulle mappe di Google.

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Il 29 novembre del 2007 un lettore dell’Eco di Torino aveva scritto alla redazione: “Facciamo il referendum, ma i padroni della città hanno già deciso per noi. Anzi, Banca Intesa ci potrebbe fare questo “regalino celebrativo” prima di portare baracca e burattini a Milano!! E se togliessimo tutti i nostri conti da un ex-Sanpaolo e li trasferissimo in piccole banche incapaci di nuocere? Vorrei chiederlo anche ad altri cittadini” (R.B.).

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