Pagina aggiornata il 5 Febbraio, 2024
Il Big Bang, l’origine dell’Universo. E’ questo l’intento degli scienziati che stanno per “accendere” l’LHC (Large Hadron Collider), al Cern (European Organization for Nuclear Research) di Ginevra.
Il più grande acceleratore di particelle al mondo. Ventisette chilometri di tunnel attraversati da protoni che, nel giro di qualche giorno, si scontreranno creando così, in miniatura, le condizioni iniziali nostro spazio-tempo.
Una galleria a forma circolare, realizzata alla profondità di 80-150 metri, nel sottosuolo, tra due paesi, Svizzera e Francia.
Un esperimento annunciato tempo fa e che ha già creato, grazie ai media, tutta una serie di elenchi catastrofici delle conseguenze (“Un buco nero inghiottirà la Terra“, “Fermate il test sul Big Bang o la Terra sparirà“).
In realtà è tutto ok, tutto a norma, in piena sicurezza. Se non fosse così, le grandi superpotenze l’avrebbero permesso?
Si tratta di un grande evento scientifico per la fisica delle particelle.
Oltre un secolo fa si pensava che la più piccola parte della materia fossero gli atomi. Pochi decenni dopo si scoprì che si poteva “dividere l’atomo”, all’intenro del quale troviamo piccolissime particelle (protoni, neutroni, elettroni). E non finisce qui.
A loro volta, protoni e neutroni sono formati da altre particelle: i quark.
L’obiettivo dell’esperimento è quello di far scontrare queste piccolissime particelle (protoni) e vedere poi cosa ne rimane, come rompere un vaso per osservarne poi i pezzi.
Ad ogni modo tra qualche ora il mistero sarà svelato e potremo vivere “la fine del mondo” in diretta sul sito del Cern. Buona visione!
Diretta web: 10 settembre 2008, ore 9.00 sul sito https://webcast.web.cern.ch.