Covid-19, Piemonte in zona arancione. Cosa si può fare

Pagina aggiornata il 18 Gennaio, 2024

Aggiornamento: Piemonte di nuovo in “zona rossa” dal 15 marzo 2021 oppure leggi Ultime su Covid-19 Torino.

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Nell’altalena dei colori che sta coinvolgendo da mesi tutte le regioni italiane, dopo aver assaporato le “libertà” della zona gialla, da lunedì 1° marzo 2021 il Piemonte verrà “retrocesso” in zona arancione.

Tra i cambiamenti principali ricordiamo il non poter uscire dal proprio Comune, a meno che non vi siano le classiche motivazioni legate al lavoro, alla salute e alla necessità. All’interno dei confini comunali ci si può muovere senza autocertificazione.
Si può sconfinare per un massimo di 30 km (esclusi i capoluoghi di provincia), se il proprio Comune ha meno di 5.000 abitanti.

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Coronavirus Piemonte. Aggiornamenti, casi e disposizioni

Pagina aggiornata il 23 Aprile, 2021

Di seguito alcuni aggiornamenti relativi all’emergenza sanitaria (Covid-19) che interessa la nostra Regione.

Aggiornamenti: le ultime sul Covid a Torino.

Aggiornamento del 23 aprile 2021
Piemonte in “zona gialla”.

Aggiornamento 12 marzo 2021
Leggi: Piemonte di nuovo in “zona rossa”.
Leggi: Regole in “zona rossa“.
Leggi: Autodichiarazione aggiornata.

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Piemonte in zona gialla. Cosa si potrà fare

Il Piemonte rientra nella schiera delle regioni “privilegiate”, un traguardo raggiunto al fotofinish. Fino all’ultimo vi era il dubbio sul colore, con il timore rimanesse arancione.

Invece no, i piemontesi da lunedì 1° febbraio saliranno di livello, portandosi in zona gialla. Un braccio di ferro tra il Presidente Alberto Cirio e il Ministro della Salute Roberto Speranza, conclusosi con il riconoscimento degli sforzi fatti nelle ultime settimane. Importante il dato relativo alla pressione ospedaliera, fortunatamente in calo, tanto che il presidio sanitario del Valentino è stato sospeso, pur rimanendo pronto a tornare operativo in 24 ore.

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Nuovo Cup ospedali Torino. Prenotazioni visite, esami.

Pagina aggiornata il 5 Febbraio, 2024

Dal 27 gennaio 2020 sono state introdotte grandi novità nel settore sanitario torinese. Dal Sovracup cittadino (che registrava circa 700.000 richieste all’anno) si passa al nuovo CUP regionale, con un unico numero verde gratuito, utile per la prenotazione di visite, esami.

Si calcola una stima di circa 2,5 milioni di contatti all’anno. I tempi di risposta dovrebbero essere particolarmente brevi.

Ecco come funziona.

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Raccolta fondi per area giochi Ospedale Regina Margherita

Pagina aggiornata il 5 Febbraio, 2024

Il Comune di Torino segnala l’inizio della raccolta fondi per la realizzazione di un’area giochi davanti all’Ospedale Infantile Regina Margherita.

Da ieri, lunedì 7 dicembre 2020, infatti, è possibile contribuire per raggiungere la cifra necessaria al progetto, seguito da varie associazioni di volontariato legate al Regina Margherita e al Sant’Anna.

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Coronavirus, Fase 2. Cosa cambia?

Pagina aggiornata il 26 Ottobre, 2020

Con il discorso di Giuseppe Conte, possiamo finalmente capire un po’ meglio cosa ci aspetterà per la famosa “Fase 2” dell’emergenza Coronavirus (Covid-19).

Diciamo subito che non cambierà molto rispetto al periodo corrente.

Gli spostamenti potranno avvenire solo per i soliti tre motivi e con autocertificazione. Si potranno fare visite ai parenti, con mascherine e mantenendo le distanze. Nessuna festa o ritrovi di famiglia.

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Fase 2, Covid-19: lavorare in sicurezza. Progetto del Poli

Anche se siamo ancora in una fase non ben definita (uno?), i dati che giungono quotidianamente sui casi positivi da Covid-19, il nuovo Coronavirus, suggeriscono che “presto” si dovrà pensare al “Piano B” per affrontare al meglio la “Fase 2”, ossia la ripresa economica, prima ancora di quella sociale, per non rischiare di bloccare tutto il sistema produttivo con pericolose ripercussioni su aziende e lavoratori.

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Coronavirus nell’aria per 3 ore. Vero? L’OMS non è d’accordo

Sta circolando all’impazzata una notizia che riguarda il Covid-19 e la permanenza del virus nell’aria per tre ore.

Prima di tutto chiariamo che si tratta di uno studio “vecchio”, che risale allo scorso 17 marzo 2020 e che invece viene fatto passare per recente. Evidentemente alcuni quotidiani non sanno più cosa scrivere per attirare l’attenzione.

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