Pagina aggiornata il 28 Luglio, 2021
Riprendiamo un bel racconto di famiglia di qualche anno fa.
La domenica a Torino è stata caratterizzata da una giornata dalle temperature gradevoli, ma noi siamo andati a trovare degli amici nel comasco per organizzare le vacanze estive (una delle prossime puntate sarà dedicata all’impresa titanica di cercare di fare 2 settimane ad agosto senza avere un conto in Liechtenstein) e sulla strada del ritorno ci siamo trovati in pieno nubifragio con tanto di grandine, tuoni e saette.
Decisamente meglio è andato il sabato quando, come spesso capita, siamo andati nell’area verde di Piazza d’Armi che rappresenta un importante polmone verde per gli abitanti della zona come noi. Se qualcuno non è ancora passato da queste parti dal dopo Olimpiadi difficilmente riconoscerà l’area che è stata oggetto di un importante intervento di ripristino funzionale. Lungo il quadrilatero delimitato dai corsi Sebastopoli, G. Ferraris, Monte Lungo e IV Novembre si snoda una pista ciclabile/pedonabile frequentata da persone di ogni età e con ogni tipo di mezzo non motorizzato (piedi, bici, tricicli, pattini, monopattini, rollerblade, skateboard, ecc.).
Nel vertice corso Monte Lungo-IV Novembre c’è una prima area verde frequentata soprattutto da possessori di cani, con una piccola zona attrezzata con giochi per i bambini più piccoli (2 scivoli bassi, 3 cavallucci, 1 dondolo, 2 altalene, che purtroppo hanno la parte in gomma rovinata e sono praticamente inutilizzabili, e una specie di girello a forma di sombrero che ovviamente attira tanto i bambini quanto atterrisce i genitori per la velocità che raggiunge). Al fondo di questo giardino, da alcuni mesi, è stato aperto il gattile “Don Bosco”, completamente recintato ospita un gran numero di pacifici felini che nelle prime giornate di tepore primaverile si crogiolano al sole. La struttura è gestita da volontari ed è autofinanziata, un obbligo morale, dunque, lasciare un obolo nella cassetta delle offerte.
Continuando lungo il Corso IV Novembre, si supera una zona riservata ai militari, il monumento dedicato alle vittime dell’attentato di Nassirya e si arriva alla seconda, grande, area verde. Data la vastità è impossibile fare una descrizione dettagliata di tutto quello che c’è; possiamo provare a dividerla in macrozone. La prima è quella del laghetto artificiale che ospita alcune anatre. Da qui si può andare in direzione corso G. Ferraris e accedere ad una zona per bambini con molti giochi. Il più originale è sicuramente una carrucola che permette ai bambini di lanciarsi nell’aria come Jack Sparrow all’arrembaggio o Tarzan nella foresta e che fa rischiare un malore ai papà un po’ appesantiti (chi ha fatto il mio nome!?!) che corrono dietro ai loro pargoli per paura possano cadere, anche se tutte queste aree sono pavimentate con un morbido materiale studiato apposta per attutire le cadute dei piccoli.
Se invece, dal laghetto si procede verso corso Sebastopoli, si arriva nella parte dedicata alle giostrine a pagamento. Il brucomela, i gonfiabili, il trenino, la classica giostrina in cui prendendo la coda si può vincere il giro supplementare, il cavallo e le macchinine a gettoni, il chiosco dello zucchero filato e del pop corn sono lì pronti a far sparire in pochi minuti tutte le monete e le banconote di piccolo taglio dalle tasche dei genitori e nonni che cedono ai ricatti/capricci delle nostre piccole iene, che sanno esattamente come ottenere ciò che vogliono.
Ancora oltre c’è la seconda zona a disposizione per i giochi dei bambini, anche questa delimitata da una staccionata come la prima. La conformazione circolare e la presenza di numerose panchine permette ai genitori di sedersi e tenere facilmente sott’occhio i bambini, favorendo anche la socializzazione tra genitori.
La restante parte è un’enorme giardino che alterna zone verdi e zone cementificate che nel fine settimana si anima di famigliole, gruppi di amici, coppiette giovani e anziane che possono passeggiare, girare in bicicletta, andare sui pattini, giocare a calcio, pallavolo e ogni altra attività che possa essere fatta all’aria aperta.
La zona di Piazza d’Armi è poi viatico per l’accesso ad alcune importanti strutture della nostra città come lo Stadio Olimpico, su cui svetta il braciere delle Olimpiadi invernali, che ospita le gesta granata e soprattutto, per me, quelle juventine, così ben descritte su queste pagine da Mauro Napoli.
Vi è poi il Palaisozaki, dove si svolgono eventi vari e che potrebbe essere la sede di una futura squadra di basket torinese di alto livello ma che, ahinoi, non sembra realizzabile in tempi brevi (alcuni rumor davano come possibile il trasferimento della Pallacanestro Cantù a Torino ma il progetto pare definitivamente accantonato).
Infine, segnalo la presenza su corso G. Ferraris della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani che organizza stagioni teatrali con spettacoli per bambini e ragazzi e che sabato 5 aprile festeggerà i 2 anni di attività con un pomeriggio che prevede spettacoli di giocoleria, clown, teatro urbano e merenda gratuiti per i partecipanti.
Quindi, se siete in città e non sapete dove andare e cosa fare con i vostri bambini, provate a venire in Piazza d’Armi, sicuramente troverete il modo di passare alcune ore piacevoli, senza l’angoscia del parcheggio, a meno che non ci siano partite in concomitanza, con l’indubbio vantaggio di stancare i piccoli che la sera andranno a dormire senza problemi!
(Paolo Sponza)