Anche se siamo ancora in una fase non ben definita (uno?), i dati che giungono quotidianamente sui casi positivi da Covid-19, il nuovo Coronavirus, suggeriscono che “presto” si dovrà pensare al “Piano B” per affrontare al meglio la “Fase 2”, ossia la ripresa economica, prima ancora di quella sociale, per non rischiare di bloccare tutto il sistema produttivo con pericolose ripercussioni su aziende e lavoratori.
Un aiuto, sul come affrontare questo grande passo, arriva dal Politecnico di Torino e altri Atenei Piemontesi.
L’obiettivo del progetto universitario (“Imprese aperte, lavoratori protetti“, con l’hashtag #ognunoproteggetutti) è quello di fornire idee e procedure da adottare una volta rientrati nel mondo del lavoro. Sono oltre 40 le aziende che sperimenteranno questo sistema.
Tra le precauzioni da prendere, per salvaguardare la salute dei dipendenti ed evitare la proliferazione del Covid-19, vengono avanzate alcune proposte:
- Misurazione temperatura prima di entrare nel luogo di lavoro
- Annotazione di sintomi e contatti
- Barriere in plexiglas tra le postazioni (ad esempio tra una scrivania e l’altra)
- Utilizzare dei lunchbox (i famosi “baracchini” porta pranzo) con il cibo da consumare rispettando distanze di sicurezza
- Linee guida su come gestire ingressi, turni e spazi (distanza in base alle superfici dei locali, dal corridoio alla sala mensa, con diverso rischio di contatto)
- L’utilizzo di dispositivi di monitoraggio non invasivo (telecamere IR, infrarossi), rispettando comunque la privacy
- Suddivisione dei lavoratori in squadre.
- APP di autovalutazione dei sintomi.
- Formazione online, realtà virtuale (molte tecnologie sono già disponibili anche a prezzi economici).
- Utilizzo di mascherine chirurgiche per i lavoratori e solo in casi specifici (addetti rilevazione temperatura, guardiani all’ingresso, cassieri, squadre di emergenza, ecc.) si consiglia l’impiego di mascherine tipo FFP2/FFP3, guanti e cuffie per capelli.
- Fornire il lavoratore con un “kit” di protezione (mascherine, gel igienizzante).
E altri suggerimenti. Il rapporto è stato pubblicato online.
Alla base di tutto rimangono le misure raccomandate fin dall’inizio: mascherine, eventualmente guanti, rispetto della distanza, igiene personale (lavarsi spesso le mani) e sanificazione dei luoghi di lavoro.
Un progetto che può essere messo in pratica con fiducia e rispetto tra lavoratori e tra imprenditori e lavoratori.