Pagina aggiornata il 17 Settembre, 2024
Nella serata di sabato 22 maggio a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna si respirerà un’atmosfera risorgimentale, con “C’era una volta l’Italia che non c’era”, uno spettacolo curato da Davide Motto per rievocare le vicende storiche che, nel volgere di pochi anni, portarono a quell’Unità d´Italia sognata e progettata per decenni da generazioni di giovani intellettuali e militanti politici.
In uno dei palazzi torinesi in cui vissero e operarono alcuni dei protagonisti di quell’epoca, rivivranno uomini ed episodi del Risorgimento, attraverso una lettura degli eventi in chiave ironica e divertente, ma pur sempre rigorosa nella ricostruzione dei fatti.
Lo spettacolo sarà curato dal gruppo storico “Nobiltà Sabauda 1861” di Rivoli e si concluderà con un “Gran Ballo risorgimentale” aperto al pubblico. Durante la serata il pubblico potrà inoltre ammirare alcuni documenti, figurini e stampe originali, relativi ad incontri e feste dell’epoca risorgimentale, custoditi a Palazzo Cisterna nella Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte “Giuseppe Grosso”.
Per informazioni: email urp@provincia.torino.it – Telefono 011.8612644 – 8612901.
Lo spettacolo
“C’era una volta l’Italia che non c’era” è uno spettacolo interpretato interamente dal gruppo “Nobiltà Sabauda 1861” con sfarzosi costumi dell’epoca. Si compone di momenti di teatro, di danza e di musica dal vivo (curati dal maestro Paolo Leone), ricreando i grandi balli dell’alta società ottocentesca e i “salotti” che le dame dell’aristocrazia tenevano nei propri palazzi; senza dimenticare, però, la realtà delle classi più povere che aspiravano ad un futuro migliore. I tre momenti in cui è suddivisa la rappresentazione fanno riferimento alle imprese della Contessa di Castiglione, alla Seconda Guerra d’Indipendenza ed all’impresa dei Mille, tutti rivissuti da personaggi minori.
Per maggiori informazioni www.nobiltasabauda.net. Da segnalare: la Festa da ballo 1861 a Palazzo Barolo, con danze ottocentesche e recitazione de Gli Spasimanti (in programma nel marzo del 2023. Nel 2020 l’esibizione presso il Museo del Risorgimento.
Il “Gran Ballo”
Come detto, lo spettacolo (della durata di circa 45 minuti) sarà seguito dal “Gran Ballo Risorgimentale”, diretto dal maestro Fabio Mollica, dell’associazione culturale “Società di Danza”, impegnata nello studio, diffusione e conoscenza storica della danza. In vista dei festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la Società di Danza (che ha sede in diverse città italiane) ha sviluppato un progetto di sensibilizzazione ai temi del Risorgimento.
A Torino si può apprendere la danza storica con corsi specifici, che si tengono al Circolo Ufficiali di corso Vinzaglio 6. I “Gran Balli” erano nell’800 il momento centrale della vita sociale cittadina. Negli anni del Risorgimentale furono un luogo privilegiato (al pari dei teatri) per la diffusione delle idee unitarie e democratico-liberali. Le danze vertevano essenzialmente su musiche di Strauss.
A Palazzo Cisterna sarà possibile assistere a valzer, quadriglie e controquadriglie condotte dal maestro Mollica, attorniato dai gruppi storici ottocenteschi “Conti di Rivalta”, “Gruppo Carignano”, “Nobiltà Sabauda 1861” e “Ventaglio d’argento“. Il pubblico potrà anche danzare ed imparare i passi più semplici.
Per maggiori informazioni www.societadidanza.it.
(Fonte Provincia di Torino)