Il bugiardino del vaccino Vaxzevria, ex AstraZeneca

Pagina aggiornata il 6 Aprile, 2021

Lo scorso 25 marzo (2021) l’EMA (European Medicines Agency), l’Agenzia Europea del Farmaco, ha approvato la richiesta della società farmaceutica anglo-svedese, che consisteva nella modifica del nome del vaccino contro il Covid-19.

Il famoso AstraZeneca è diventato Vaxzevria, ha cambiato nomenclatura.

In realtà, noi tutti l’abbiamo sempre conosciuto come AstraZeneca ma questo non era il nome del prodotto, bensì quello dell’azienda produttrice. Il vaccino in questione, fino al 25 marzo, aveva solo una sigla di riferimento, che era appunto “Covid-19 AstraZeneca vaccine“, in attesa del nome ufficiale, da poco approvato.

Con l’approvazione dell’EMA è stato anche realizzato il foglietto illustrativo, il classico “bugiardino“, contenente tutte le informazioni, le indicazioni terapeutiche, le controindicazioni, le avvertenze e gli effetti collaterali (sotto vi segnaliamo il collegamento al documento ufficiale).

Nel testo si possono trovare caratteristiche interessanti, come ad esempio la composizione del siero, con l’elenco di tutti gli eccipienti, e la spiegazione circa la produzione del farmaco.

Viene considerata anche la fascia d’età dei soggetti che possono essere vaccinati con il Vaxzevria: dai 18 anni in su, senza limiti (per i minorenni non vi sono dati disponibili che ne permettano l’utilizzo).

Sono necessarie due dosi intramuscolari affinché possa ottenere la massima efficacia, entrambe da 0,5 ml. La seconda (il cosiddetto “richiamo”) può avvenire dopo 4 settimane (circa un mese) e prima delle 12 settimane (circa tre mesi).

La protezione inizia dopo circa tre settimane dalla prima dose. Ad ogni modo è consigliabile attendere due settimane dopo la seconda dose per una efficacia maggiore.

Vaccino anti-Covid-19

Nel paragrafo delle “Controindicazioni” troviamo la scritta “Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati“.

Troviamo anche il paragrafo dedicato alla “Trombocitopenia e i disturbi della coagulazione“: “osservata molto raramente“.

Si consiglia di consultare il medico nel caso in cui, dopo il vaccino, si riscontrino i seguenti sintomi: respiro affannoso, dolore toracico, gonfiore alle gambe, dolore addominale persistente.

Per le donne in gravidanza non vi sono ancora indicazioni. Gli studi sono in corso. Si consiglia il vaccino nel caso in cui il beneficio superi il potenziale rischio. Anche per l’allattamento non vi sono ancora dettagli utili. Non sono stati riscontrati effetti negativi sulla fertilità.

Non si sa ancora la durata della protezione, poiché si devono attendere ulteriori dati, man mano che aumenta il numero di vaccinati e il periodo di tempo trascorso dalla vaccinazione. Questo vale per tutti i vaccini all’inizio della somministrazione. Serve il riscontro “sul campo”.

Risorse

Fonte: European Medicines Agency

Per una conoscenza completa del vaccino anglo-svedese vi consigliamo di leggere il documento segnalato qui sopra, costituito da 30 pagine.

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